Pre-lavorazioni alla creazione del tessuto
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Prima della tessitura il filo viene sottoposto a queste operazioni:

  • Incannaggio;
  • Orditura;
  • Piegatura;
  • Riempimento dei Licci;
  • Riempimento del Pettine;
  • Annodatura .

L' Incannagio consiste nel raccogliere il filo delle matasse o dai rotoli nelle Rocche o Cannuli . Gli attrezzi utilizzati sono l' Arcolaio o Nivula (fig. 2c) che grazie ad un suo movimento rotatorio provoca lo sfilamento del filo della matassa o del rotolo, questo filo viene trasmesso e raccolto nelle Rocche attraverso il movimento centrifugo del Fuso di ferro o Fusifiarru (fig. 2b), il quale esplica il suo movimento entro l' Inchituru (fig 2a) pezzo di legno rettangolare nel quale vi sono due fori che delimitano lo spazio entro cui il Fuso di ferro può rotare (fig. 1).

Inoltre, tali strumenti possono essere usati per raccogliere (avvolgere) il filo nelle Cannelle di formato più piccolo dei Cannuli, da usare nella trama attraverso la niavula.

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L' Orditura consiste nella preparazione dei fili d'ordito. Le canne sulle quali è stato precedentemente raccolto il filo, vengono poste sulla Cantra (fig. 3), attrezzo di legno nel quale sono inseriti dei ferri messi appositamente per sostenere le canne. Quindi si tendono tanti fili per quanto ve ne necessitano, al fine di formare “l'altezza” della stoffa e si avvolgono su di una ruota a tamburo detta Orditorio (fig. 4).

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Attraverso un particolare movimento delle dita della mano si predispongono e ordinano i fili per essere passati nelle Cruci Superiori dell'Ordito che suddivideranno il filo nell' Ordito ; invece l'altra parte del filo, che arriverà al tessuto, viene ordinata direttamente alle Cruci inferiori dell'Ordito .

Poi il filo viene raccolto a paddunu o gomitolo, oppure a Broche” (fig. 5)

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L'Orditura è un'operazione matematica: una coperta è larga 2.80m, il telaio permette una lavorazione massima di 90cm per tela; quindi si devono preparare tre tele.

A secondo del tipo di lavorazione ( Pizzuluni o Tappignu ) e quindi del pettine usato ( cugnatu, o spustatu ), si deve ottenere un “prodotto” diverso di fili: per la lavorazione a Pizzuluni 1800 fili, mentre per quella a Trappignu 1600 fili. Quindi, a secondo del numero di canne contenute nella Cantra (es. 50), si fa passare l'insieme di fili (50) per l'Ordito e quindi per ogni suo piruno (perno dell'Ordito), tante volte fin ad arrivare alla metà del prodotto desiderato, la metà perchè dal subbio posteriore partiranno entrambi i capi del filo e quindi un unico filo arriverà al subbio in entrambi i suoi capi”.

Pizzuluni

Trappignu

50 x 16 = 800 x 2 = 1600 (fili)

50 x 18 = 900 x 2 = 1800 (fili)

La Piegatura consiste nell'avvolgere i fili d'ordito al subbio posteriore. Per questa operazione sono indispensabili tre persone: una deve tirare a Stama, cioè tenere i fili d'ordito ben tesi, avvolgendoli intorno ai propri fianchi per farli scorrere lentamente (fig. 1); la seconda deve girare lentamente il subbio antiore per raccogliere il filo al subbio, servendosi dei Maruacchili (tavolette in legno che si introducono nei fori laterali del subbio), che permettono una leggera rotazione del Subbio fig. 2), la terza persona, seduta sul sedile del telaio, separa i fili in modo parallelo (Mugghiare) (fig.3). Questa terza operazione è importantissima, perché dalla buon riuscita di questa dipenderà il buon andamento del telaio.

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“ Nel Rimetaggio dei Licci , i fili d'ordito vengono passati uno per uno attraverso le maglie dei licci, che hanno il compito di alzare ed abbassare i fili in serie alterne per aprire il passaggio alla navetta (fig. 39). È durante questa operazione che si determina anche l'intreccio o armatura del tessuto”.

“Nel Rimetaggio del Pettine gli stessi fili che prima sono passati attraverso le maglie dei licci in modo ordinato, adesso vengono passati attraverso i denti del pettine ”.

Nell' Annodatura tutti i fili d'ordito vengono annodati al subbio anteriore. Una parte di fili (circa 100) vengono annodati, formando la cosiddetta Vitta , nove per l'intero subbio.

Per ogni Vitta viene fatto passare un laccio, detto Peranedda, che avvolgendosi al subbio anteriore permette l'annodatura delle Vitte al subbio.

A questo punto la pedaliera viene collegata ai licci per permettere la successiva operazione: viene tessuto un piccolo pezzo di liscio (tessuto liscio, senza disegno), di circa 2-3cm e sopra di esso viene cucito un pezzo di stoffa. A questo punto le Vitte perdono la loro utilità e vengono tagliate.

Ora, il lato opposto del pezzo di stoffa cucito, viene ‘nittulatu : la stoffa viene girata intorno al subbio e sopra di esse vengono installate le Verghe o Ittule in corrispondenza dalla cavità del subbio. Quest'ultima operazione permette di incastrare e fermare in modo sicuro la tela al subbio”.

“Le pre-operazioni sono importantissime per la buona realizzazione del lavoro. La pazienza e la precisione di queste operazioni esalta la difficoltà ed importanza, tanto da considerare il ricamo del tessuto la parte più semplice dell'intero processo. Infatti un proverbio dice”:

A tilaru miatu

ci tessanu i cecati.

 

 

 

A telaio preparato

ci tessano i ciechi.